Uniti per accelerare lo sviluppo di nuovi farmaci:
sinergia tra i laboratori di Milano e di Trieste grazie al supporto di Pro RETT Ricerca
16 Febbraio 2021
Negli ultimi mesi abbiamo lavorato molto sull'ottimizzazione dello stanziamento delle risorse economiche ai laboratori che sosteniamo grazie alle vostre donazioni e che coinvolgono un totale di 12 ricercatori, 1 tecnico di laboratorio, 2 studenti e 2 professori di facoltà. Il nostro obiettivo era, in primis, quello di fare tutto il possibile per accelerare i tempi della ricerca.
Se per alcuni progetti - come quello di terapia cellulare portato avanti dalla dr.ssa Angelisa Frasca presso l'Università degli Studi di Milano – il nostro margine di intervento è strettamente legato alle rigide tempistiche della sperimentazione, per i progetti di drug screening siamo riusciti a dare vita a una collaborazione tra il prof. Enrico Tongiorgi, del laboratorio Cellular and Developmental Neurobiology presso l’Università di Trieste, e la prof.ssa Nicoletta Landsberger, che coordina il lavoro nei due laboratori del San Raffaele Rett Research Center e del Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale presso l'Università degli Studi di Milano.
ll primo lab meeting tra l'Università degli Studi di Milano, il San Raffaele Rett Research Center e l'Università di Trieste.
Il 26 gennaio è stata quindi avviata una collaborazione tra i laboratori, già sostenuti da Pro RETT Ricerca, per sviluppare un progetto integrato finalizzato a far progredire più speditamente la sperimentazione di farmaci sui modelli pre-clinici (cellulari e animali) in preparazione di una possibile futura sperimentazione clinica. I due gruppi di ricerca fino a oggi hanno lavorato su binari paralleli, identificando varie decine di potenziali candidati farmaci nel laboratorio di Trieste e alcuni potenziali candidati nei laboratori di Milano.
Già dalle riunioni preliminari tenutesi a fine 2020, il Consiglio Direttivo di Pro RETT Ricerca aveva sentito l’urgenza di imprimere un’accelerazione alla sperimentazione di nuovi farmaci. La medesima necessità era stata avvertita anche dai due ricercatori che attualmente ricevono il nostro sostegno e che già dalla fine dell’anno precedente avevano iniziato a dialogare per trovare delle soluzioni efficaci ad abbreviare il tempo che intercorre tra i test di laboratorio e la sperimentazione clinica. Così, nella riunione telematica di gennaio 2021, al sollecito del Consiglio Direttivo in tal senso i due laboratori hanno prontamente risposto impegnandosi a sviluppare un progetto congiunto.
I laboratori di Trieste e di Milano stanno già lavorando al progetto mettendo a fattor comune le rispettive competenze. L’obiettivo comune è di effettuare nel più breve tempo possibile una serie di test in vitro selettivi e rigorosi per selezionare, come in una corsa a ostacoli, i farmaci più promettenti. Ogni laboratorio utilizzerà test ottimizzati nel proprio laboratorio utili a verificare le capacità di approcci farmacologici di migliorare o recuperare completamente i tipici difetti molecolari, morfologici o funzionali presentati dai neuroni Rett.
Il progetto prevede che i farmaci che riusciranno a superare con successo la maggioranza delle prove in vitro impostate dai ricercatori verranno poi testati in vivo per valutarne gli effetti su deficit del movimento, socializzazione, capacità cognitive, sensibilità sensoriale e sulla respirazione. Riguardo a quest’ultimo punto, Pro RETT Ricerca si è impegnata anche a garantire l'acquisto di un pletismografo; un apparecchio molto costoso (circa 30.000 euro) ma essenziale per misurare le apnee e che verrà dato in comodato d’uso gratuito al laboratorio della prof.ssa Landsberger presso UNIMI.